L'applicazione del metodo grafologico allo studio della devianza criminale è ancora un settore di nicchia, poco esplorato in modo sistematico, ma che consente - se affrontato con rigore metodologico - un approfondimento del rapporto esistente tra comportamento e struttura della personalità sottostante, esaminato nella prospettiva interpretativa morettiana.
Nell'approcciarsi alla devianza criminologica (ma anche psichiatrica), la grafologia ha questo innegabile vantaggio: consente lo studio della personalità vista nel suo contesto sociale, in modo da individuare quali sono i tratti di personalità più comuni all'interno di una data epoca storica, per cui la persona è considerata nella 'norma', e quali sono gli aspetti che la collocano, invece, fuori dalla 'norma'.